L’alloro, Laurus nobilis, pianta “nobile” di nome e di fatto

(di Manuela Zanni) La pianta d’alloro reca in sè un insieme di simboli che la rendono di grande interesse non solo per le sue proprietà ma anche per ciò che rappresenta.

Nell’antica Grecia e  nell’antica Roma l’alloro era il simbolo di pace e  vittoria sia in campo militare che nelle gare sportive, i suoi rami venivano, infatti, intrecciati per incoronare il capo dei vincitori  e dei personaggi illustri per i quali  costituiva  il massimo onore. I poeti che ricevevano la corona d’alloro diventavano “poeti laureati” e persone degne dalla più immensa e regale stima per questo motivo accanto alla parola Laurus vi è la parola nobilis.

Secondo le antichissime tradizioni popolari i contadini romani, per ingraziarsi i favori del Sole, avevano l’usanza di legare tre ramoscelli d’alloro con un cordoncino rosso, i questo modo avrebbero favorito il buon raccolto, aiutando il grano a maturare e donare benessere alla popolazione.

Alcune credenze sono arrivate ai nostri giorni, ad esempio, si dice che mettere alcune foglie di alloro sotto al cuscino promuova i sogni profetici, mentre tenere alcune foglie di alloro in casa aiuterebbe ad avere la protezione del dio del sole e quindi prosperità e benessere. Si dice, inoltre, che l’alloro non venga mai colpito dai fulmini, proteggendo anche le case limitrofe.

Nel linguaggio dei fiori e delle piante l’alloro è considerato il simbolo della potenza, della vittoria e della gloria ed essendo una pianta sempreverde è anche simbolo di immortalità.

L’alloro è un albero o un arbusto sempreverde dalle foglie ovali e lucide, alle quali vengono attribuiti i maggiori benefici per la salute. Si tratta di una pianta aromatica perenne, che può diventare anche molto alta se trova il terreno e le condizioni adatte al suo sviluppo, e molto apprezzata e utilizzata non solo in cucina o come rimedio naturale ma anche a livello ornamentale per realizzare giardini, siepi e aiuole. È una specie rustica caratteristica delle aree mediterranee ma che si adatta anche a climi più freschi.

In Italia l’alloro può essere coltivato pressoché in qualsiasi orto o giardino. Cresce invece in maniera spontanea soprattutto nei boschi e nelle zone collinari delle zone centro-meridionali ma anche lungo le coste ad esempio in Sicilia.

Le proprietà dell’alloro sono riconducibili al suo ricco contenuto di oli essenziali, presenti nelle bacche e nelle foglie. Tra i componenti presenti nelle foglie di alloro troviamo eugenolo e limonene, che sono accompagnati da altre sostanze volatili attive ritenute benefiche per via delle loro proprietà antisettiche, antiossidanti, digestive e anticancro.

alloroLe foglie fresche d’alloro sono una fonte importante di vitamina C, o acido ascorbico, è uno dei più potenti antiossidanti naturali in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi. La vitamina C, lo ricordiamo, ha effetti anti-virali, stimola il sistema immunitario e favorisce la guarigione delle ferite.

Le foglie di alloro, quando sono fresche, sono, inoltre, una buona fonte di acido folico e contengono anche vitamina A, indispensabile per il mantenimento della salute della vista, della pelle e delle mucose. Nell’alloro, ancora, troviamo vitamine del gruppo B, come la niacina e la riboflavina. Le vitamine del gruppo B regolano il metabolismo, contribuiscono alla sintesi degli enzimi e al funzionamento del sistema nervoso. Degna di nota anche la presenza di sali minerali come potassio, rame, calcio, manganese, ferro, selenio, zinco e magnesio. Il potassio è importante per mantenere sotto controllo la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca. Il ferro è necessario per la produzione dei globuli rossi.

In erboristeria e in medicina naturale vengono riconosciute all’alloro proprietà astringenti, diuretiche e stimolanti dell’appetito.  I componenti presenti nelle foglie di alloro vengono impiegati per la produzione di medicinali per il trattamento di artrite, dolori muscolari, bronchite e sintomi dell’influenza. Infine, l’impiego di estratti di foglie di alloro si è rivelato benefico nel trattamento del comune mal di testa e dell’emicrania, mentre, nel Medioevo, le foglie d’alloro erano considerate un rimedio naturale adatto a regolarizzare il ciclo mestruale.

Esiste però una pianta simile all’alloro che è tossica e che ovviamente non è usata a scopo alimentare. Si tratta del lauroceraso (Prunus laurocerasus) che viene usato come pianta ornamentale per realizzare sieponi e che al suo interno contiene acido cianidrico. Attenzione, anche, a non confondere la pianta di alloro con quella di oleandro, altamente tossica che al suo interno contiene un lattice di colore chiaro.

Di seguito vi proponiamo la ricetta per preparare in casa l’allorello, un liquore a base di alloro che rappresenta un ottimo fine pasto digestivo e rinfrescante.

Allorello

Ingredienti

750 ml di alcool
1 lt di acqua
12 foglie di alloro
500 gr di zucchero

Lavate le foglie di alloro. Mettetele a macerare nell’alcool per 24 ore. Portate a bollore l’acqua e poi scioglieteci dentro lo zucchero. Unite l’acqua zuccherata all’alcool e lasciate riposare per altre 24 ore. Imbottigliate il vostro allorello e, dopo averlo fatto riposare almeno una settimana, servitelo a fine pasto.

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