Comfort food e detox: pasta e lenticchie dopo gli eccessi delle feste

pasta e lenticchie

Comfort food ma anche pasto corroborante capace di spezzare quella pericolosa routine gastronomica fatta di eccessi che caratterizza da sempre le feste di fine anno. Parliamo della semplice, ma gustosa e sempre apprezzata, pasta e lenticchie con cui facciamo felici adulti e bambini, onnivori, vegetariani e vegani. Insomma una pietanza che accontenta tutti e che scalda durante le fredde giornate invernali.

La pasta con le lenticchie, che rientra nella grande categoria dei piatti tipici della dieta mediterranea, ha anche un altro pregio: è veloce (anche se non velocissima) e quindi si presta bene ai ritmi a cui ci ha (purtroppo) abituato la vita nelle grandi città. Se ci si organizza bene con i tempi, si può anche preparare in due parti della giornata: al mattino si cuociono le lenticchie, alla sera si prepara il piatto completo.

E dunque che aspettate? La ricetta è descritta di seguito. Mettetevi alla prova!

P.S. Preferite sempre l’acquisto di prodotto siciliano da agricoltori che conoscete bene e della cui serietà non potete dubitare. I legumi che sono in vendita al dettaglio nei supermercati sono quasi sempre di provenienza estera. Il paese di coltivazione è una informazione che non è obbligatorio inserire in etichetta. Fanno eccezioni i legumi di produzione biologica. Le etichette di questi ultimi devono essere maggiormente precise e contenere anche informazioni aggiuntive che riguardano la filiera agricola di produzione (europea o extraeuropea). I produttori, per legge, devono scrivere sulle etichette il Paese d’origine e il luogo di coltivazione delle materie prime che sono state utilizzate. Queste le diciture che vanno utilizzate: “Agricoltura Ue” o “Agricoltura non Ue”.

Pasta e lenticchie

Ingredienti (per 4 persone)

  • 200 gr pasta corta (ditalini o pasta mista o ancora spaghetti spezzati)
  • 300 gr di lenticchie secche 
  • Una carota
  • Una costa di sedano
  • Una piccola cipolla 
  • 4 cucchiai di olio extravergine
  • sale e pepe q.b.

Per prima cosa si procede alla cottura delle lenticchie. Molti sostengono che non sia necessario tenerle bagno come si fa con altri legumi secchi tipo fagioli o ceci. In realtà è meglio farlo: la cottura del legume sarà, infatti, più veloce. Non serve tenerle a bagno per molto tempo. Per lenticchie grosse con buccia spessa, il pretrattamento può durare 5 – 6 ore; alle lenticchie piccole spesso questo passaggio non serve. Personalmente preferisco tenerle in acqua un paio d’ore. La cottura in abbondante acqua e fuoco lento richiede dai 20 ai 30 minuti. Non si mette sale nè prima nè durante la cottura e non si devono girare troppo per non sfaldarle. Per chi ha poco tempo ed è sempre in ritardo può optare per la cottura nella pentola a pressione che, com’è noto, permette di dimezzare i tempi (bastano così 10-15 minuti). Questa prima fase potrebbe essere saltata usando le lenticchie precotte in scatola, ma il risultato non è esattamente lo stesso.

Adesso passiamo alla preparazione del fondo per la zuppa. Con carota, sedano e cipolla preparate un trito che andrete a soffriggete leggermente in una pentola capiente dove andrete a cuocere anche la pasta. Aggiungete le lenticchie con un pò del loro brodo di cottura e fate cuocere per qualche minuto, girando di tanto in tanto. Aggiungete un bicchiere d’acqua, (o del brodo di cottura delle lenticchie se ve n’è rimasto) aggiungete un po’ di sale portate a bollore e aggiungete la pasta. Tenete in un pentolino dell’acqua molto calda da utilizzare per allungare il fondo di cottura della pasta qualora risultasse troppo asciutta. Fate cuocere la pasta e lenticchie a fuoco basso in pentola coperta girando di tanto in tanto e aggiungendo dell’acqua calda se necessario. Spegnete la fiamma appena la pasta è al dente. Una spolverata di pepe nero grattugiato al momento e un filo di olio extravergine di oliva completano il piatto sano, vegano e detox. Ideale per il dopo-feste natalizie.

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