(di Manuela Zanni) La Candelora è una ricorrenza cristiana che viene celebrata il 2 febbraio in cui si ricorda la purificazione della Vergine Maria e la presentazione di Gesù al Tempio.
Il nome Candelora deriva dal fatto che in questo giorno si benedicono e distribuiscono ai fedeli candele affinché la loro luce li protegga da calamità e tempeste rappresentante simbolicamente dal buio delle tenebre. Ma vi sono anche altri significati profani legati a questa ricorrenza.
La Candelora ha origini antichissime radicate nelle celebrazioni delle divinità romane. Nella Roma antica il mese di febbraio era contrassegnato dal caos, dal rimescolamento tra vecchio e nuovo e non è un caso che ancora oggi in questo mese si festeggi il Carnevale che è per eccellenza la festa della confusione e del ribaltamento delle regole. Secondo Macrobio, la parola latina februarius era connessa ai riti purificatori. Februare, infatti, significa purificare, espiare. Numa Pompilio aveva dedicato questo periodo al dio Februus: in questi giorni andava purificata la città e andavano onorati i defunti e gli appartenenti al mondo degli inferi. Nella februatio, la purificazione della città, le donne giravano per le strade con ceri e fiaccole accese, simbolo di luce. Ben presto, però, prevalsero i significati legati all’aspetto luminoso dell’imminente primavera, in corrispondenza con i riti propiziatori agresti per l’inaugurazione del nuovo anno agricolo.
Per i cristiani, la Candelora era il giorno della Presentazione di Gesù al Tempio, come era scritto nella legge Giudaica per tutti i primogeniti maschi. In questo giorno si è soliti benedire le candele e proprio per questo motivo è una ricorrenza collegata alla luce, alla rinascita, all’inverno buio che sta per finire e all’arrivo della primavera con la sua luce e la sua vitalità. Con la riforma liturgica la Chiesa latina, in pieno accordo con quelle orientali, ha restituito al 2 febbraio la denominazione di festa del Cristo che aveva in origine, chiamandola Presentazione del Signore. Le candele accese simboleggiano Gesù Cristo la luce del mondo.In tutte le chiese, durante la liturgia di questo giorno vengono distribuite e benedette le candele che poi i fedeli portano a casa.
Ma la Candelora oltre ad avere un valore spirituale, rappresenta il naturale passaggio dal rigore invernale al tepore primaverile. Nella tradizione popolare poiché questa festività religiosa si colloca a metà inverno, esistono molti proverbi che fungerebbero da pronostici climatici, nell’ipotizzare, prima dell’arrivo della stagione primaverile, l’evoluzione della seconda parte della stagione fredda.
Inoltre nel credo popolare è radicata la convinzione che dalle condizioni meteo di questa giornata dipenderà l’esito dei mesi dedicati alla vendemmia e alla produzione del vino. Non a caso, uno dei più noti detti popolari recita: “Se per la Candelora il tempo è bello, molto più vino avremo che vinello” ad intendere che se in questo giorno il tempo è buono, il vino ottenuto sarà ottimo e non di bassa gradazione alcolica. Questo detto popolare in realtà è supportato dal punto di vista tecnico agricolo poichè la vite per produrre uva di qualità, requisito fondamentale perchè lo sia anche il vino che ne deriva, necessita di un clima favorevole. Pertanto stando a guardare il sole e il tepore di questo 2 febbraio 2019 i produttori di vino e tutti i winelovers non possono che essere fiduciosi.