Pistacchi di Bronte o di Raffadali, superstar in cucina

(di Angela Sciortino) Ciascuno rivendica per il proprio territorio la migliore qualità del pistacchio. Com’è noto agli estimatori di questo frutta in guscio, c’è quello di Bronte e quello di Raffadali (che comprende un vasto territorio esteso anche nella valle del Platani).

Sono entrambi prodotti in Sicilia, ma le piante vegetano su terreni diversissimi. Sulle sciare di lava strappate al vulcano Etna i primi, sui terreni freschi e calcarei dell’Agrigentino, i secondi.

E mentre i primi sono già tutelati dal marchio Igp, per i secondi il percorso del riconoscimento territoriale è quasi concluso, ma se ne aspetta ancora la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità europea.

I pistacchi in Sicilia sono sempre stati usati come ingredienti di dolci tradizionali. Di gelati (in tutta l’Isola), di torroncini sull’Etna e come ripieno dei famosi agnellini di pasta di martorana che realizzano le migliori pasticcerie dell’Agrigentino. Senza dimenticare il “verde” della sontuosa cassata siciliana che nella ricetta originale (e anche più costosa) è fatto appunto di pasta di pistacchio.

In tempi più moderni è arrivato l’uso in cucina per i piatti salati. Ormai il pistacchio non manca mai nella tagliata di tonno o negli involtini “speciali”. Per non parlare dei primi in cui la granella di pistacchio spopola con i condimenti più disparati.

A chi ha fretta e pochi ingredienti a casa suggeriamo un facilissimo primo piatto condito con un pesto a base di pistacchio.

penne al pesto di pistacchio

Pennette al pesto di pistacchio

Ingredienti per 4 persone

320 gr di pasta corta del formato preferito (meglio se integrale, e meglio ancora se penne)
240 gr di pistacchi non salati già sgusciati
4 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
olio evo q.b
basilico qualche foglia
sale q.b

Sbollentare i pistacchi per circa 5 min in acqua bollente e scolarli quindi eliminare la buccia sottile. Nel mixer ad immersione preparare il pesto con pistacchi, basilico, olio evo, Parmigiano e sale q.b., frullando il tutto e aggiungendo poco alla volta un po’ di acqua sino a ottenere un pesto abbastanza cremoso.

Cuocere la pasta del formato preferito, purché sia corta e meglio se integrale (noi vi suggeriamo le penne). Scolarla al dente e spadellarla con il pesto che se risultasse troppo compatto di potrà diluire con poca acqua di coltura. Prima di servire finire spolverando sul piatto della granella di pistacchio.

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