Via libera da Bruxelles. Il cappero delle Eolie ottiene la Dop

cappero

Colore verde tendente al senape con striature violacee; sapore intenso e pungente; odore aromatico, forte, senza alcuna inflessione di muffa o odori estranei; calibro non inferiore a 4 mm per i capperi; calibro non superiore a 20 mm per i cucunci; sono queste alcune delle caratteristiche cui dovranno rispondere i capperi e i cucunci Dop “Cappero delle Isole Eolie”.

Il traguardo del riconoscimento della Dop per il cappero dell’Eolie è arrivato ieri con la decisione della Commissione europea che ne ha approvato l’iscrizione nel Registro europeo delle eccellenze alimentari come Denominazione d’origine protetta contro imitazioni e falsi.

La decisione messa nero su bianco nel regolamento di esecuzione UE 2020/624 entrerà in vigore il prossimo 27 maggio nonostante l’opposizione “motivata” dei comuni di Malfa, Leni e Santa Maria Salina che però la Commissione Ue ha dichiarato irricevibile. 

Sale così a 32 il numero delle Dop/Igp siciliane del food arricchendo il paniere delle eccellenze alimentari protette nell’Ue di cui l’Italia è leader.

Giunge dunque a compimento il tormentato percorso di riconoscimento, iniziato nel 2016, che ha visto l’assessorato Agricoltura impegnato al fianco di aziende e produttori per tutta l’istruttoria e le diverse fasi che hanno portato al raggiungimento di questo importante risultato.

Soddisfatto Aldo Natoli, presidente della locale associazione dei produttori di capperi: «Il nostro prodotto così raggiunge un primo ed importante obiettivo: il pregevole riconoscimento della attestazione di qualità che testimonia la tipicità del cappero le cui caratteristiche sono indissolubilmente legate all’ambiente ed al nostro territorio». «Si tratta ovviamente di un primo passo – precisa – che ci proietta verso ulteriori progetti che ci vedranno impegnati in un prossimo futuro per tutelare e valorizzare il cappero delle Isole Eolie Dop ed offrire ai consumatori il nostro prodotto di qualità. L’attribuzione della denominazione di origine protetta rappresenta una nuova possibilità di sviluppo e di crescita per il territorio sostenendo e favorendo tutti gli operatori già coinvolti nella filiera produttiva e per quanti in futuro vorranno utilizzare tale opportunità». 

Con il riconoscimento della Dop per il cappero delle Eolie, la Sicilia è diventata adesso quarta in Italia per numero di riconoscimenti d’origine nel food. «Portare un prodotto a marchio genera quell’importante valore aggiunto che rende sostenibile, anche dal punto di vista economico finanziario, l’attività agricola – afferma l’assessore all’Agricoltura,  Edy Bandierail marchio comunitario rappresenta anche una significativa opportunità per i giovani che vorranno scommettere su questa produzione, ad alto valore aggiunto e deficitaria sul mercato. Il disciplinare prevede la possibilità di poter coltivare capperi su tutto quanto l’arcipelago delle Eolie, il che significa incrementare una produzione fortemente redditizia, visto che il mercato ha una domanda che molto spesso non riesce a soddisfare». 

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