“Tutta la Sicilia in un calice”, ad Alcamo il debutto dell’Enoteca regionale

Incontri e degustazioni nella notte di San Lorenzo per il primo Calici di Stelle promosso dall’Enoteca Regionale della Sicilia Occidentale, nel Castello dei Conti di Modica ad Alcamo. Ma non ci si fermerà al Castello. La città, infatti apre i suoi monumenti e gli spazi pubblici per una festa del vino e della ripresa dell’eno-turismo sui territori, gestita in sicurezza e serenità.

Per l’Enoteca regionale di Alcamo che ha sede nel Castello dei Conti di Modica ed è stata affidata all’associazione di produttori guidata da Maria Possente, si tratta di un vero e proprio battesimo, visto che l’iniziativa è stata presentata ufficialmente appena qualche settimana fa. 

Tutta la Sicilia in un calice, è questo il motto scelto dall’Enoteca regionale di Alcamo – Sicilia Occidentale per l’evento più importante dell’anno che avrà nel Castello dei Conti di Modica il suo cuore propulsore. 

Questo primo importante appuntamento aperto ad enonauti e winelover, sancisce il ritorno dell’eno-turismo sui territori di pregio e di tradizione della viticoltura dell’isola e costituisce un segno concreto della ripresa del settore e di fiducia nel futuro, anche guardando alla vendemmia appena iniziata e che prefigura ottime premesse per un’annata “felice” per il vino siciliano. 

«Abbiamo pensato ad un percorso emozionale all’insegna dei vini e territori autoctoni: dal Catarratto al Grillo, dal Nero d’Avola fino al Nerello Mascalese», sottolinea Maria Possente, presidente dell’Associazione Enoteca Regionale, sede Sicilia Occidentale. E continua: «Ci sarà anche un punto informazioni per i produttori che vorranno associarsi all’Enoteca e diventare protagonisti di questo progetto che vede il vino come leva per la gastronomia ed il turismo siciliano, almeno nella Sicilia occidentale ma con uno stretto rapporto di collaborazione e amicizia con l’Enoteca regionale di Castiglione di Sicilia sull’Etna»

Ai banchi di degustazione saranno presenti i sommelier di Ais Palermo, supportati dagli studenti dell’Istituto Its Fondazione di Alcamo, che guideranno il pubblico, nel pieno rispetto della normativa anticovid-19, in un viaggio di approfondimento sui prodotti d’eccellenza del territorio. 

Protagonisti della serata anche i consorzi delle Doc di Monreale, Mamertino, Lipari con la rappresentanza di tutti i produttori per un racconto corale del territorio.

Teatro dell’evento sarà, come già detto, la città di Alcamo con la sua storia e l’esemplare tradizione vinicola candidandosi, così, a diventare uno dei poli di maggior interesse vitivinicolo. Non solo ospitando la nuova Enoteca Regionale, ma diventando anche punto di raccordo con il sistema vino siciliano, sia nella rappresentazione delle aree vitivinicole più note sia di quelle meno conosciute.

La città, per l’occasione di questo 10 agosto di stelle cadenti, ha deciso anche di aprire tutti i suoi beni culturali, tra chiese, biblioteca, musei e strutture che, insieme al Castello, costituiscono un patrimonio monumentale, culturale e civile della città di Alcamo. 

«La nostra città rappresenta una capitale del vino e l’apertura dell’enoteca nel Castello dei Conti di Modica è una conferma importante del ruolo di Alcamo per la filiera del vino di qualità e per l’eccellenza agro-alimentare dei territori siciliani – dichiara Domenico Surdi, sindaco di Alcamo –. Una città ponte tra Trapani e Palermo che insiste su un territorio che esprime secoli di storia e che è ben collegata sia con gli aeroporti di Birgi e Falcone Borsellino sia sull’asse autostradale. I visitatori potranno finalmente godere di un’esperienza unica, vissuta al Castello ma anche nel cuore del centro storico, ricco di monumenti e infrastrutture aperti anche in occasione di questo primo Calici di Stelle».

Alla serata sarà possibile partecipare – se in possesso del green pass – previa prenotazione sul sito al costo di 15 euro a persona, con ingresso in tra fasce orarie differenti: 19:30/20:30/21:30. Ciascun ospite riceverà la tasca con il proprio calice di degustazione. Il differenziamento orario consente di regolamentare gli afflussi e di mantenere l’osservazione delle norme anti-covid di distanziamento e protezione. 

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