Cantina Brugnano, il piacere di restare unici e fedeli a se stessi

Francesco e Giuseppe in cantina ci sono cresciuti. Da qualche anno per i fratelli Brugnano la viticoltura è diventata scelta di vita e produrre vini di qualità la loro mission, mirando a rendere l’azienda di famiglia un fiore all’occhiello dell’enologia nella Sicilia occidentale. 

Ad aiutarli c’è Maurizio Gandolfo, manager e direttore commerciale. Dopo il piano di ristrutturazione aziendale, durante i due anni di pandemia, il 2022 è stato l’anno della ripartenza con obiettivi ambiziosi, con un approccio onesto che parte dal prodotto e da comunicazione sincera. Il leit motiv resta l’unicità, l’essere se stessi: «Non diversi, ma unici, fedeli a noi stessi e all’immagine che vogliamo trasmettere di Brugnano», afferma Francesco Brugano. 

L’azienda si estende su circa 90 ettari vitati in terreni collinari su più appezzamenti, a circa 300 – 350 metri di altitudine sul livello del mare nella zona dell’Alcamo Doc, nel Trapanese. In mezzo, il cuore della campagna di Partinico e un appezzamento che sfiora i 650 metri di altitudine in contrada Mirto.

La cantina si trova alla periferia di Partinico. Qui vanno in produzione le 19 etichette per un totale di circa 200 mila bottiglie, anche se c’è potenzialità per almeno il doppio. Uno stabilimento enologico come tanti, abbellito da un giardino curato, ma che ai visitatori offre una sorpresa: scavata nella roccia e sottomessa rispetto al piano di campagna la barricaia, il luogo dove il futuro spumante riposa sui lieviti e una elegantissima sala degustazioni con salottino e spazio espositivo per le bottiglie.

È proprio qui che la nuova cantina Brugnano ha debuttato con la stampa specializzata presentando alcune novità tra cui il primo Metodo Classico Brut Brugnano che nasce da uve Catarratto Lucido con una piccola percentuale di Chardonnay, coltivate nel vigneto di Monte Mirto, in provincia di Palermo, a 650 metri di altitudine sul livello del mare. «Avevo sempre immaginato di produrlo e finalmente c’è – dichiara soddisfatto Francesco Brugnano – Abbiamo studiato le nostre vigne e i nostri vitigni, atteso con pazienza e siamo contenti del risultato. Le nostre sono uve coltivate in alta collina e questa condizione ci permette, con il Catarratto Lucido raccolto con il giusto anticipo, di concederci e concedere questo piccolo regalo».

Accanto al nuovo Spumante Metodo Classico Brut, arriva anche il nuovo Frappato Rosato 2022, Coraline. Un vino di grande freschezza e pulizia, caratterizzato dalla scia sapida che lo rende il compagno ideale per gli apertivi dell’estate e per accompagnare i piatti della dieta mediterranea. Coraline si ispira al mare, fin dal nome, ma anche alla tradizione trapanese della lavorazione dei coralli.

Tra le novità c’è anche il “restyling produttivo” di un altro vino già presente nella gamma, Ammaru, che dall’annata 2022 sarà prodotto con uve Zibibbo in purezza. «Ammaru – spiega Francesco Brugnano – è un vino che regala la piacevolezza di atmosfere isolane e marine. Siamo riusciti, insieme al nostro enologo, a dargli un’espressione più identitaria. Pensiamo che sia lo Zibibbo che non ti aspetti, aromatico ma non troppo dolce. Un bianco piacevole, che non stanca e che ha anche un ottimo rapporto qualità prezzo».

E infine il grande ritorno del Doc Sicilia Honoris Causa, il rosso importante della cantina, il vino che ne ricorda il successo degli anni passati, capace di riscuotere consensi nei concorsi enologici e dalla stampa di settore. Un rosso complesso e capace di grande longevità. Honoris Causa Doc Sicilia, Riserva 2018 nasce da uve Nero d’Avola per il 90 % e Syrah per la restante parte. Affina in acciaio con macerazione sulle bucce per circa 12 giorni ad una temperatura di fermentazione di 26-30°C. Effettua la fermentazione malolattica e affina in barriques di rovere francese prevalentemente nuove per un periodo di 24 mesi e successivamente va in bottiglia. Si caratterizza per il colore porpora. Al naso un frutto pieno di marasca, fiori di rosa e viola, profumi di sottobosco e fungo accennato, con un principio di note balsamiche di pino selvatico. «Ha bisogno di tanta bottiglia ma ne prevediamo già la stoffa e ne siamo orgogliosi. Le bottiglie sono numerate e hanno un design elegante. Anche la grammatura della bottiglia è evidente, ma volevamo che avesse il giusto peso», conclude Francesco Brugnano.

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