San Pietro, a Isola delle Femmine rivive la tradizione della dolce chiave

(di Redazione) Il 29 giugno si festeggia San Pietro, protettore dei pescatori. Nel passato a Isola delle Femmine la festa coinvolgeva tutto il paese, essendo per la maggior parte degli abitanti, quello del pescatore, il lavoro più praticato. 

Usanza di un tempo era regalare alla propria amata un dolce a forma di chiave, prodotto dai pasticcieri locali chiamata da tutti “Chiavi ri san pietru”. Si riconosceva in San Pietro l’autorità di custodire le chiavi del Paradiso e regalandola alla fidanzata, simbolicamente, si voleva aprire il suo cuore.

Insieme al dolce a forma di chiave, alla fidanzata, veniva regalato anche un ventaglio di merletto, da poter usare nelle giornate più calde: un omaggio che dava a tutte le promesse spose una eleganza principesca. Tale tradizione  risalirebbe alla prima metà del 1800 e si protrasse fino al 1977, anno in cui la festa di San Pietro fu abolita.

Il presidente dell’associazione BCsicilia di Isola delle Femmine, Agata Sandrone, insieme all’assessore alla cultura Anna Maria Lucido, hanno voluto anche quest’anno con la terza edizione recuperare il romantico ricordo. 

Il 29 giugno, dopo la Santa Messa che sarà celebrata alle ore 19,00 nel porticciolo di Isola delle Femmine, con alcune barche adornate a festa che faranno da cornice, il simulacro di San Pietro si fermerà nella Piazza Pittsburgh dove avverrà la benedizione e la degustazione della mega chiave di San Pietro realizzata con un’antica ricetta pasticciera locale. E come da tradizione, alle future spose presenti sarà omaggiato un ventaglio.

Se qualcuno volesse cimentarsi nella preparazione del dolce ormai praticamente introvabile nelle pasticcerie di seguito riportiamo la ricetta per prepararlo in casa. Non sarà, ovviamente, come quello preparato dall’abile pasticcere di Isola delle Femmine dalla forma armoniosa e i colori vividi, ma la tradizione è ugualmente salva e il sapore è piacevole.

Chiave di San Pietro

Ingredienti per 10 chiavi di media grandezza (o 5 grandi)chiave di San Pietro

200 gr di farina 00
100 gr di burro (o margarina o olio d’oliva)
100 gr di miele
100 gr mandorle (facoltative)
zucchero granulare q.b.
confettini bianchi all’anice (fondamentali)
colorante verde e rosa per alimenti

Lavorate la farina con il miele e il burro fino ad ottenere un composto liscio, compatto ed omogeneo. Tritate le mandorle in pezzi grossolani e aggiungetele all’impasto. Stendete la pasta ad altezza di mezzo centimetro circa. Tagliate una sagoma di cartone a forma di chiave dell’altezza di 15 cm circa per la chiave piccola di 30 cm per la chiave grande. Sovrapponete la sagoma alla pasta stesa e ritagliatela.

Disponete le chiavi, facendo attenzione a non deformarle, in una teglia e infornate in forno preriscaldato a 200°C per circa mezz’ora, avendo l’accortezza di girarle dopo un quarto d’ora in modo da farle dorare da entrambe i lati. Una volta cotte, lasciatele raffreddare.

Nel frattempo prendete tre bicchierini di carta e mettetevi all’interno in ciascuno due cucchiai abbondanti di zucchero. Mettete in un bicchierino la punta di un cucchiaio di colorante verde, e mescolate fino a rendere lo zucchero di un verde tenue omogeneo. Fate la stessa cosa con il colore rosso nel secondo bicchierino. Lascerete invece intatto lo zucchero bianco nel terzo bicchierino.

Spennellate con pochissimo miele le chiavi ormai raffreddate e cospargetele con lo zucchero dei tre colori in modo da simulare l’alternanza della bandiera italiana. Allo stesso modo cospargete le estremità del biscotto con gli “anicini” ovvero confettini all’anice che conferiscono il gusto caratteristico a questo antico dolce.

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