“Storia di cucine e vini”, cinque chef per i vini di Tenute Navarra all’Insulae Resort

Tenute Navarra a Insulae Resort

Cucina gourmet e vino siciliano. Il binomio che ormai è ben rodato e funziona alla grande è stato protagonista all’Insulae Resort di Cefalù per cinque lunedí consecutivi a partire dal 26 giugno. Il vino è stato quello delle Tenute Navarra, mentre per i piatti di “Storie di cucine e vini” ci si è affidati per ogni appuntamento a uno chef diverso, ma tutti esperti di fine dining.

Con l’iniziativa sono stati declinati in maniera originale tre concetti molto cari ad entrambe le realtà – quella turistico ricettiva di Mario Farinella e quella vitivinicola di Totò Navarra – ovvero, la condivisione, la sperimentazione e la convivialità. Condivisione di valori da parte degli ideatori dell’iniziativa e condivisione dello spazio-cucina: gli chef, infatti, che hanno firmato le cinque cene sono esterni alla struttura; sperimentazione nei menù e negli spazi deputati, di volta in volta, a location per le cene. Ogni chef, infatti, ha selezionato un’area del resort dove presentare la propria cena. In questo modo l’ambiente è diventato parte integrante e attiva della serata, fungendo da scenografia e da completamento visivo ai menù. La convivialità esperienziale e immersiva a contatto con la natura nei bellissimi giardini mediterranei di Insulae Resort, poi, non manca mai in occasioni in cui gli chef giocano “fuori casa”.

Il primo appuntamento è stato il 26 giugno con lo chef Sandro e Fabrizio Cicero del ristorante Palazzaccio di Castelbuono. A seguire, il 3 luglio lo chef Gianvito Gaglio del ristorante Giardini del Massimo di Palermo; il 12 luglio, lo chef Salvo Campagna del ristorante Secondo Tempo di Termini Imerese; il 17 luglio lo chef Giuseppe Costantino del ristorante Terrazza Costantino di Sclafagni Bagni. L’ultimo appuntamento il lunedì 24 luglio con lo chef Nino Ferreri del ristorante Limu di Bagheria (recente stella Michelin). Ed è di quest’ultimo che raccontiamo a siciliadelgusto.it.

Ai cinque menù a tema Sicilia firmati da chef importanti è stata abbinata una selezione dei vini di Tenute Navarra scelti dalla sommelier e brand and wine ambassador, Federica Di Salvo. «Abbiamo dato voce al vino e al cibo in una esperienza di gusto che ha parlato del nostro territorio e del nostro modo di viverlo ed interpretarlo. Siamo certi che questo sarà solo il primo di una serie di progetti simili», afferma Totò Navarra Junior, amministratore di Tenute Navarra.

Nel progetto delle Tenute Navarra una “impronta” inconfondibile. Quella dell’enologo Tonino Guzzo per il quale dare “parola al territorio” è diventato il suo mantra. Il territorio, infatti, si sente tutto nell’Allucìa, il Grillo Doc Sicilia che nasce nelle campagne di Contrada San Giacomo a Butera (in provincia di Gela) tra i 350 e i 400 metri sul livello del mare. Questo Grillo di collina dell’entroterra siciliano, durante la cena preparata dallo chef Nino Ferreri del ristorante Limu di Bagheria (in provincia di Palermo) che nel 2023 ha ottenuto la stella Michelin, è stato abbinato al primo antipasto: “Cocomero e cocomeri” ovvero allunga marinata, maionese alla bottarga, anguria e cetriolo.

Antipasto che è stato preceduto dalla bella consuetudine di Nino Ferreri che accoglie sempre i suoi ospiti con il “benvenuto dello chef”, ovvero tre piccoli capolavori di cucina che le parole descrivono solo a metà. Il bignè di caponata, l’esplosione di zuppa di cozze e la tartelletta di pesce azzurro, sono tre must da non perdere se andate a trovare Ferreri nel suo Limu nella città delle ville.

Anche i suoi lievitati meritano attenzione (il pane è decisamente pericoloso perchè crea dipendenza), cosí come il finto piccolo pomodoro modellato con il burro e la polvere dell’ortaggio secco.

Al secondo antipasto dal nome poetico “Sento il mare…dentro a una conchiglia”, ovvero una delicata insalatina di frutti di mare e conchiglie immersi in una spuma di patata al limone verdello, con una nota croccante e molto sapida data dalla presenza della salicornia (una pianta marina), è stato abbinato il Sofien (nome dedicato a Sofia, la nipote più giovane del fondatore Totò Navarra senior).

È un bianco Terre Siciliane Igt che nasce da un blend tra due vitigni, l’autoctono Grillo e l’internazionale Chardonnay da uve che sono espressione della pura giovinezza di Tenute Navarra.

Disiata e Disiato sono vini realizzati entrambi dalle uve Frappato. Il primo è un rosato, il secondo un rosso.

Disiata è stato scelto per l’abbinamento con il primo preparato da Ferreri: riso cotto in acqua di pomodoro e crudaiola di gambero bianco.

Il Disiato, il Frappato vinificato in rosso, è stato, invece, abbinato al secondo, un coreografico pesce in crosta in cui un filetto di sgombro è stato presentato avvolto da una camicia di sale nero ed è stato accompagnato con del cipollotto arrosto e completato con una salsa di vino bianco e rosmarino.

Al fine cena ci ha accompagnato un eccezionale sorbetto di cucuzza ghiacciata (la zucchina lagenaria o come serpente come la  chiama qualcuno) che Ferreri ha battezzato “Tra le vie di Ballarò” perchè proprio nel mercato storico di Palermo tradizionalmente viene venduta la lagenaria freddissima per placare l’arsura dei giorni in cui soffia lo scirocco.

Subito dopo è stato servito “Fiori di rosa…Fiori di pesco”, una pesca cotta in olio d’oliva accompagnata da gelato alla vaniglia e alla rosa. Con i dessert niente vino, ma un fresco cocktail della casa.

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