I piccoli polpi nel tegame fanno una fine strepitosa. Provare per credere

I polpi godono di un alone di mistero che li avvolge nel loro muoversi nell’acqua di mare: basti dire che, secondo la credenza popolare, un tentacolo staccato e buttato in mare rigenera un altro polpo. Ed è per questo che anticamente il polpo veniva utilizzato nella medicina tradizionale e nella magia. 

Nella gastronomia, invece, i polpi sono utilizzati da soli, semplicemente bolliti, ad insalata ed uniti ad altri molluschi come succulenti antipasti.

I polipetti sono più ricercati, perchè teneri e gustosi: la varietà con cui vengono cucinati ne è una valida conferma. La ricetta che vi proponiamo è tipica della cucina palermitana. Nelle trattorie di mare non mancheranno mai di proporvi un piatto di “purpiteddi nu tiano” tra gli antipasti.

Purpiteddi murati o nu tianu

Ingredienti per 6 persone

  • 1 kg di piccoli polpi
  • 400 gr di pomodoro pelato
  • ½ cipolla
  • uno spicchio d’aglio
  • un mazzetto di prezzemolo
  • ½ bicchiere di vino bianco
  • olio evo, sale e peperoncino q.b.

Pulite i piccoli polpi e lasciateli scolare in un tegame. Fate soffriggere la cipolla tritata finemente e l’aglio intero. Versate i pomodori a pezzetti, salate e unite i polipetti, aggiungete il bicchiere di vino e fatelo insaporire. Quindi fate cuocere a fuoco moderato a tegame coperto per 20 minuti circa avendo cura di mescolare di tanto in tanto. Due minuti prima di scendere dal fuoco, spruzzate con abbondante prezzemolo e poco peperoncino. Serviti caldi e conditi con il loro sugo e una bottiglia di buon bianco.

Articolo precedenteProssimo articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *