L’ortica, da acerrima nemica ad alleata in cucina

ortica in polpette

Con l’arrivo della primavera, le passeggiate all’aria aperta diventano sempre più frequenti. A tutti sarà  sicuramente capitato di imbattersi nell’ortica che, tra le erbe infestanti, è considerata tra le peggiori per il potere urticante della peluria che ne ricopre le foglie.

ortica

Proprio a causa del bruciore e del prurito che provoca il contatto con le sue foglie, siamo soliti evitare l’ortica ignari del fatto che questa pianta, in realtà, ha anche proprietà benefiche degne di nota.

La grande quantità di principi attivi, infatti, fanno dell’ortica una delle piante specie spontanee con il maggior numero di proprietà medicinali. Le foglie contengono clorofilla in abbondanza che conferisce alla pianta una spiccata proprietà antianemica, cosa che la rende adatta in casi di mancanza di ferro o di perdite di sangue, perché il ferro e l’acido folico, in essa contenuti, stimolano la produzione dei globuli rossi.

La pianta possiede, inoltre, proprietà vasocostrittrice ed emostatica quindi è impiegata specialmente nei casi di emorragie nasali e uterine ed è utilissima anche per le donne che hanno un ciclo abbondante. L’ortica è, poi, consigliata anche in caso di convalescenza, denutrizione e di esaurimento, grazie all’abbondanza di sali minerali e di vitamine A, C e K, che la rendono remineralizzante, ricostituente e tonificante.

E ancora ha un’azione depurativa, diuretica per cui è indicata in caso affezioni reumatiche, di artrite, di calcoli renali, e cistite e, più in generale, quando occorre un’azione disintossicante grazie anche alla sua capacità alcalinizzante. Grazie alla presenza di tannini, infine,  possiede anche proprietà astringenti ed è perciò usata con successo in caso di colite o di dissenteria. Grazie a questa proprietà viene impiegata nel trattamento delle malattie croniche della pelle, specialmente in caso di eczemi, eruzioni cutanee e acne. Nel trattamento di queste patologie i migliori risultati si ottengono associando alle applicazioni locali, anche il suo consumo per via orale.

Alla luce di tutte queste proprietà benefiche per il nostro organismo – di cui ci siamo limitati a citare le più importanti – è possibile affermare che vale la pena fare un piccolo sforzo e, armati di guanti e con i dovuti accorgimenti, possiamo cominciare a raccoglierla, guardando in maniera benevola quella che da sempre abbiamo considerata una nostra acerrima nemica.

Il primo accorgimento è di utilizzare solo le “cimette” di piantine giovani, più tenere e saporite, facendo sempre attenzione a raccoglierle lontano dalle strade e da altri luoghi potenzialmente inquinati. In ogni caso lavatele sempre molto bene e a lungo.

Per mangiarle dovete sbollentarle per una decina di minuti: così le priverete del potere urticante ma purtroppo anche di alcune delle qualità nutritive. Questa procedura è consigliabile per pasta, zuppe e risotti, avendo l’accortezza di riutilizzare l’acqua di bollitura.

Nel caso vogliate preparare frittate, pesto o condimenti, potete usarla cruda e tritarla finemente, ma in questo caso bisogna essere più cauti nel maneggiarla.

Di seguito vi proponiamo una ricetta che vi consentirà di usare questo insolito ingrediente per preparare delle gustose polpette adatte anche per il pranzo della domenica.

Polpette di ortica

Ingredienti

  • 300 gr di patate
  • 400 gr di ortica
  • 2 uova (preferibilmente di galline allevate all’aria aperta)
  • 100 gr di farina di grano tenero
  • 60 gr di parmigiano grattugiato
  • olio extravergine di oliva
  • noce moscata q.b.
  • sale e pepe q.b.

Lavate bene le ortiche e lessatele in abbondante acqua salata per circa 10 minuti. Scolatele, strizzatele e tritatele finemente.

Nel frattempo lessate a parte le patate e, una volta cotte, schiacciatele e unitele alle ortiche. A questo punto aggiungete le uova mescolate e amalgamate bene. Quindi unite parmigiano, sale, pepe e noce moscata. Formate delle polpettine, passatele nella farina e friggetele nell’olio.

Man mano che saranno pronte, mettetele su carta assorbente per eliminare l’unto in eccesso. Per una versione più light, potete cuocere le polpettine in forno caldo a 180°C per 10 minuti. Servitele tiepide con un contorno di verdure di stagione.

Articolo precedenteProssimo articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *