La pasta “col forno”, un must delle scampagnate siciliane

pasta-al-forno

(di Manuela Zanni) La pasta “col” forno è una vera e propria istituzione del pranzo domenicale dei siciliani ma anche e soprattutto delle scampagnate fuori porta. Sì, avete capito bene, chiamarla “col” e non “al” forno è molto di più che un semplice errore grammaticale commesso per ignoranza. Si tratta, infatti, di un modus vivendi, uno stile di vita che traspare da questa apparente semplice sgrammaticatura, in cui è racchiusa la storia dei siciliani.

Popolo notoriamente accogliente, dedito al culto della gastronomia quasi fosse una religione, i siciliani non si limitano, infatti, ad andare fuori porta semplicemente  muniti di panini e frutta di stagione. In realtà compiono dei veri e propri traslochi di massa portando con sé sdraio, ombrelloni, borse frigo, tende, stoviglie e tutto l’occorrente per potere allestire una sala da pranzo degna di ospitare il “pranzo della domenica” completo: dall’antipasto al dolce, inclusi contorni quali caponata e parmigiana.
Ma il pezzo forte, la vera protagonista, attesa e acclamata come una star, è l’immancabile “pasta col forno” così chiamata quasi a dimostrare che, se fosse necessario, i siciliani non esiterebbero a portare da casa anche il forno pur di garantirsi la propria “dose” di pasta.
Si tratta di un profumatissimo sformato di anelletti, il formato rigorosamente consigliato per questa preparazione, maneggiati in pentola con salsa di pomodoro e formaggio e poi sistemato in teglia e farcito con strati alterni di melanzane, ragù di carne e piselli, caciocavallo in pezzi, salumi vari e uova sode. Ovviamente esistono infinite varianti di questa ricetta, tante quante sono gli uomini che sostengono che la pasta al forno preparata dalla propria madre sia la migliore. Noi, di seguito, vi proponiamo la nostra versione.

                                                                             PASTA “COL” FORNO

Ingredienti
500 gr di anelletti
750 ml di passata di pomodoro
una cipolla dorata
250 gr di caciocavallo a pezzi
2 melanzane viola
2 uova
120 gr di parmigiano reggiano grattugiato (o pecorino)
olio extravergine di oliva
sale e pepe q.b.
una manciata di pane grattugiato

Lavate, pulite le melanzane e tagliatele a fette spesse circa 1 centimetro. Salatele e mettetele per almeno 30 minuti in uno scolapasta coperte e con un peso sopra per fare perdere parte dell’acqua di vegetazione. Tamponatele bene e friggetele in olio extravergine di oliva finché non saranno dorate. Mettetele da parte su un foglio di carta assorbente.
In una casseruola antiaderente mettete la cipolla tritata finemente e un filo di olio extravergine di oliva. Soffriggete la cipolla finché non diventa trasparente, aiutandovi con poca acqua tiepida se necessario. Unite  la passata di pomodoro, un pizzico di zucchero se necessario, e aggiustate di sale. Cuocete coperto per 15-20 minuti circa. Lessate le uova sode e tagliatele a fette. Lessate gli anelletti in abbondante acqua salata e scolateli al dente.
Ungete una teglia con olio extravergine e spolverizzarla uniformemente con il pane grattugiato. Condite gli anelletti con la salsa di pomodoro (tenendone da parte mezza tazza), tre quarti del parmigiano e le melanzane fritte messe da parte. Versate metà degli anelletti nella tortiera, distribuite sulla superficie il formaggio e le uova tagliate e fettine, un po’ di pomodoro e il resto del parmigiano. Ricoprite con il resto degli anelletti pressando bene e spolverate con il pangrattato.  Cuocete per circa mezz’ora e lasciate riposare qualche minuto prima di sformare il timballo. Servite fumante, tiepido ma anche a temperatura ambiente sarà delizioso.

Articolo precedenteProssimo articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *