Le sfinci di San Martino, golosa alternativa a tricotti e imbottiti

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(di Manuela Zanni) Nel giorno di San Martino sono immancabili in Sicilia i classici biscotti di cui esistono tre possibili varianti che si ottengono dallo stesso impasto ma da cotture e farciture diverse di cui abbiamo parlato qui. Ma in alcune zone, tra cui Pantelleria, esiste anche una golosa alternativa: le sfinci di San Martino.
I biscotti di San Martino sono un must sulla tavola dei palermitani non solo l’11 novembre, giorno in cui si festeggia il santo, ma anche nei giorni a seguire che vengono definiti “estate di San Martino”.  Dal medesimo impasto utilizzato per fare i “sammartinelli” tricotti (cioè cotti tre volte) si ottiene il “rasco”, più morbido poiché cotto solo una volta che viene riempito con una crema di ricotta e cosparso di zucchero a velo e cannella, oppure, riempito di conserva di cedro, ricoperto di glassa bianca o marrone, al cioccolato, e decorato in maniera barocca con confettini, fiorellini di zucchero e cioccolatini dalle carte luccicanti.
Di seguito, invece, vi proponiamo la ricetta delle sfinci di San Martino, preparate con le patate, addolcite con miele e profumate con acqua al gelsomino.

                Sfinci di San Martino

Ingredientisfinci 2
1 kg di patate lessate e passate al setaccio
500 gr di farina di grano duro
2 uova (preferibilmente di galline allevate all’aria aperta)
1 bustina  di lievito di birra
100 gr di zucchero (se preferite di canna)
la scorza di 1 limone grattugiata
1 pizzico di cannella in polvere
un po’ di miele
olio di semi  per friggere

Lavorate tutti gli ingredienti con l’acqua tiepida fino a formare una pastella che lascerete riposare per un’ora. A questo punto, versate una cucchiaiata alla volta la pastella nell’olio bollente e vedrete immediatamente gonfiare le sfinci. Scolatele su carta assorbente quando sono ben dorate e passatele in un po’ di miele diluito con acqua di gelsomini. Non dimenticate di accompagnarle con un ottimo passito locale.

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