Congresso Jre in Croazia, solo Pietro D’Agostino a rappresentare l’Italia

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(di Redazione) É stato Pietro D’Agostino, una stella Michelin, ristoratore di Taormina, l’unico rappresentate italiano al Congresso di Jre Croazia – la sezione croata dei Jeunes Restaurateurs Européen – che si è appena concluso nella città di Šibenik e che aveva come titolo “Raccontiamo la cucina delle regioni”.

Jre-CroaziaAll’evento organizzato dallo chef Rudolf Štefan sul palcoscenico internazionale è andata di scena la cucina delle regioni, in omaggio ad una terra in cui la tradizione gastronomica è diventata la sintesi di una stratificazione culturale e storica, impregnata sia del tratto slavo-ungherese che di quello greco-mediterraneo.

«In modo simile la cucina siciliana – commenta Pietro D’Agostino, patron del ristorante La Capinera di Taormina – ha connotati peculiari che la rendono diversa da quella del resto d’Italia e che sono propri di una stratificazione di cultura e popoli. Arabi, greci, spagnoli, francesi: ognuno di loro lasciando qualcosa di sé, nel nostro Dna”.

Agnolotti-D'Agostino-jreProtagonista di una masterclass in cui ha preparato uno dei suoi ‘piatti forti’, gli agnolotti ripieni di ricotta nostrana con seppioline e frutti di mare, lo stellato D’Agostino ha fatto conoscere la Sicilia: «La mia cucina – racconta – è come la mia terra: solare, fresca, ricca di tradizione e moderna. Come un mix di creatività e innovazione, memoria e territorio».

Anche la Croazia, più che in altre nazioni europee, le varietà e le peculiarità di ogni regione hanno influenzato l’intera gamma delle cucine regionali. La più grande differenza, per quanto riguarda la scelta degli ingredienti ed il modo di prepararli, si può notare confrontando il litorale croato con l’entroterra. La cucina dell’entroterra è di origine slava con qualche contatto più recente con rappresentanti gastronomici più famosi – la cucina ungherese, viennese e turca – mentre quella del litorale era invece sotto l’influsso della cucina greca, romana, ed illirica nonché dell’alta cucina mediterranea, in particolare italiana e francese.

L’evento che per lo chef Jre D’Agostino ha rappresenta un’anteprima del congresso che in Italia si svolgerà il prossimo mese di aprile, è stata l’occasione per lanciare una piattaforma gastronomica che incoraggi un autentico scambio di conoscenze ed esperienze, pur affrontando certe criticità attuali in materia di gastronomia, ospitalità e turismo. «Laddove diventa importante per ogni territorio definire il patrimonio gastronomico locale incoraggiare lo sviluppo sostenibile dell’ospitalità e del turismo. Serve tanta passione – conclude D’Agostino – ma anche impegno, dedizione, disciplina, tanto più che ora gli standard qualitativi si sono elevati tantissimo».

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