Tre categorie e due vincitori al concorso Granaio d’Italia

Granaio-d'Italia

(di Redazione) 34 tipi di pane in gara realizzati da 16 panificatori sparsi un po’ per tutta la Sicilia ma dislocati prevalentemente nella Sicilia orientale, sottoposti al giudizio di 17 giurati esperti.

Sono questi i numeri della prima edizione del concorso Granaio d’Italia organizzato dall’associazione Caropepe Sicilyfood nell’ambito della Festa di primavera dedicata al pane che si è tenuta a Valguarnera Caropepe in provincia di Enna dal 27 al 29 aprile.

Nella categoria “Pane tradizionale” il premio è andato al panificio “Fratelli Tirrito” di Enna, mentre il panificio “Fratelli Nasello” di Valguarnera Caropepe si è classificato primo sia nella categoria “Pane di Semola di Grano Antico” che in quella “Pane di San Giuseppe”.

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Walter Cricrì, direttore dell’Inap

Soddisfatti gli organizzatori del concorso Granaio d’Italia, Giovanni la Martina della Caropepe Sicilyfood e Dario D’Angelo della Sopat-Esa di Valguarnera Caropepe. Ma soddisfatto molto di più Walter Cricrì, direttore dell’Inap, l’Istituto nazionale assaggiatori di pani che prima ha formato e poi coordinato gli assaggiatori del concorso. Rigoroso il percorso formativo e rigorosissima la gestione degli assaggi svolta tra le mura dell’ex carcere circondariale oggi trasformato in struttura museale.

L’analisi sensoriale al buio è durata per quattro ore divise in due sessioni e per ogni pane è stata compilata una scheda in cui venivano elencati più giudizi di apprezzamento personale che giudizi di valore assoluti.

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il panel al lavoro

Il panel, così si chiama il gruppo di assaggiatori esperti, dopo che ciascuno dei giurati ha espresso in una scheda con diversi descrittori il proprio gradimento, ha quindi “decretato” i vincitori del concorso Granaio d’Italia per le tre diverse categorie: pane tradizionale, pane di grani antichi, pane decorativo di San Giuseppe, quello che si realizza a Valguarnera di Caropepe e che può fregiarsi della De.Co., la denominazione comunale.

La premiazione si è svolta a conclusione del convegno intitolato “La valorizzazione dei pani siciliani: un percorso attraverso la terra, le tradizioni, l’evoluzione e la valutazione sensoriale”.

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