A Identità Golose Milano un viaggio tra i sapori della Sicilia a cura de Le Soste di Ulisse

Soste di Ulisse a Identità Golose

(di Redazione) Dal 15 al 18 maggio la cucina degli chef Nuccia Triscari, Marco Baglieri, Giovanni Santoro e Claudio Ruta de Le Soste di Ulisse presenterà le eccellenze gastronomiche del territorio siciliano.

L’iniziativa rientra tra i numerosi eventi e attività che Le Soste di Ulisse ha messo in calendario fino al 2020 in Italia e all’estero e ha l’obiettivo di narrare e valorizzare la Sicilia promuovendo al mondo il suo immenso patrimonio turistico, enogastronomico, artistico, paesaggistico, culturale e monumentale.

Dopo le serate con gli chef siciliani a Identità Golose dello scorso novembre e la partecipazione dell’associazione al congresso di marzo, tornano a maggio quattro cene a “otto mani” con piatti a base di ingredienti che mettono in risalto il territorio siciliano e le sue eccellenze gastronomiche. 

Promotori dell’iniziativa Paolo Marchi e Claudio Ceroni che assieme a Pino Cuttaia, presidente de Le Soste di Ulisse, hanno deciso di organizzare più appuntamenti a Identità Golose Milano, per presentare le eccellenze dell’intera regione. Questa volta sono le province di Messina, Siracusa, Catania e Ragusa a essere rappresentate dagli chef Nuccia Triscari, dell’Antica Filanda a Capri Leone (Messina), Marco Baglieri de Il Crocifisso a Noto (Siracusa), Giovanni Santoro di Shalai Resort a Linguaglossa (Catania) e Claudio Ruta de La Fenice a Ragusa.

Quali i piatti del menu per Identità Golose? Si parte dall’antipasto Idea di Sfincione di Nuccia Triscari, chef dell’Antica Filanda che nei suoi piatti unisce i territori siciliani. «Questo piatto affonda radici nel mio legame affettivo con la città di Palermo. Mia nonna era cuoca presso una nobile famiglia palermitana e i suoi racconti sono diventati il mio oggi, in cucina. Il piatto è rivisitato nella sua forma, ma gli ingredienti che lo compongono rimangono quelli della tradizione: cipolla, pomodoro, Ragusano Dop, basilico, acciughe, origano e pangrattato. Un piatto di sostanza e di cuore» spiega Triscari.

Il primo piatto si intitola Omaggio al Val di Noto, Lasagnetta con broccoletti e salsiccia su salsa al Ragusano Dop di Marco Baglieri, chef del ristorante Il Crocifisso. «Il mio piatto è espressione della cucina netina (scaccia con broccoletti e salsiccia). In questo caso ho adattato gli ingredienti ad un primo piatto, usando i prodotti più tipici del territorio del Val di Noto: la salsiccia di maiale di Palazzolo Acreide, il caciocavallo del Ragusano, la cipolla, l’uvetta e i pinoli della nostra terra. Un primo piatto evocativo, ma contemporaneo, che rimane identitario con una marcia in più».

Si prosegue con il secondo piatto Guancetta di manzo glassata, purea di melanzane affumicate, basilico e pomodoro di Giovanni Santoro del Shalai Resort. «L’idea del mio piatto nasce dal forte legame con le carni allevate nel territorio etneo, selezionate dalla macelleria storica e di famiglia ‘Dai Pennisi’. L’abbinamento con la melanzana, il basilico ed il pomodoro viene scandito dalla ricercatezza degli ingredienti che sono il simbolo più autentico della Sicilia e valorizzano la loro stagionalità. L’insieme crea armonia e suggella sapori contemporanei. Semplicità e gusto creano un binomio che ricorda le grigliate in famiglia, nei giorni di festa. Odori e sapori che abbiamo cuciti addosso e alimentano i ricordi che la nostra cucina riesce a raccontare».

Infine, il piatto dolce ‘Mpanatigghi Modicani di Claudio Ruta del ristorante La Fenice. «Un dolce che ho nel cuore perché rappresenta una delle tante golose creazioni artigianali della mia terra, la Sicilia. Le origini storiche di questi biscotti si confondono con gli aneddoti. Pare siano stati gli spagnoli ad introdurli durante la loro dominazione nel XVI secolo, ma si racconta ancor oggi che le suore di un monastero modicano, impietosite per le fatiche dei confratelli predicatori durante la Quaresima, avessero camuffato della carne tritata nel pesto di mandorle e cioccolato all’interno dei biscotti, ingredienti quest’ultimi consentiti durante il periodo quaresimale», racconta lo chef Ruta e prosegue «questi dolci vennero definiti da Leonardo Sciascia i “biscotti da viaggio”. In questa occasione presento la mia idea di “mpanatigghia” quale dessert al piatto, realizzando una ricetta rivisitata in cui ho cercato di equilibrare il valore nutrizionale alleggerendo le calorie con un adeguato bilanciamento di zuccheri e grassi e una maggiore ricchezza di fibre e vitamine, preservando il gusto originale». 

Info e prenotazioni: www.identitagolosemilano.it

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