Percorsi del gusto, a Catania dal 7 al 9 dicembre debutta Mediterraria

Mediterraria

(di Redazione) Mediterraria, il Salone del Cibo Mediterraneo è pronto a esordire a Catania dal 7 al 9 dicembre  presso il centro fieristico Le Ciminiere.

A partire da quest’anno, Mediterraria vuole rappresentare un’occasione di incontro per riunire passione, competizione e business in campo enogastronomico, creando grandi momenti di confronto tra le diverse tradizioni e identità dei paesi del Mediterraneo. 

MediterrariaPer i foodies, ovvero gli appassionati di cibo e cucina che in Italia sono circa 7 milioni, Mediterraria promette di diventare un punto di riferimento, così come vuole essere un catalizzatore per tutte quelle attività e aziende che avranno a disposizione una vetrina unica per i propri prodotti e i loro sistemi di produzione. L’evento catanese, organizzato da Amazing Srl, sarà inoltre il teatro dove, attraverso una serie di convegni, istituzioni, esperti del settore e produttori si ritroveranno per discutere di temi come lo sviluppo sostenibile e l’innovazione tecnologica: basi imprescindibili non solo per il futuro del bacino del Mediterraneo, ma per quello del resto del pianeta.

A chi si rivolge Mediterraria

La tre giorni di Mediterraria, rivolta a un pubblico eterogeneo per età e interessi culturali, sarà una vera e propria full immersion nella tradizione e nel gusto, coinvolgendo turisti e visitatori, chef professionisti e attori del comparto enogastronomico. Assi portanti saranno la Sicilia e la dieta mediterranea: il concetto di cibo, infatti, da semplice bisogno primario si è evoluto nel tempo a veicolo di cultura ed emozioni, valorizzando conseguentemente i territori di provenienza. 

A Mediterraria, oltre un’ampia area espositiva, anche una serie di eventi pensati per coinvolgere a 360° i consumatori. Protagoniste assolute le materie prime dell’isola e degli altri paesi del Mediterraneo: dai grani antichi siciliani e le relative farine al pistacchio di Bronte; dalla filiera ortofrutticola con gli agrumi come l’arancia Tarocco al Passito e ai capperi di Pantelleria; dai vini del Consorzio Etna Doc all’olio extravergine d’oliva a marchio Dop Monti Iblei, passando poi per prodotti caseari, spezie e conserve, ma anche per confetture e cioccolato, senza dimenticare gli straordinari prodotti tipici delle Madonie.

I cooking demo

Un patrimonio enogastronomico vasto e prezioso, che i visitatori potranno scoprire anche attraverso la serie di coocking demo organizzati con la collaborazione della rivista online Sicilia da Gustare. 

Gli chef invitati al Salone catanese rappresentano il meglio di tutte le diverse tradizioni culinarie dell’isola, valorizzate in questi anni grazie al loro contributo che verrà premiato durante la kermesse con dei riconoscimenti speciali. Ogni giorno, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 16, gli chef si esibiranno nella preparazione dei loro migliori piatti ispirati dalla tradizione natalizia siciliana, che i “turisti del gusto” di Mediterraria avranno occasione di gustare nel formato finger food.

Presenti Regione Sicilia e Slow Food

La Regione Siciliana sarà presente con due stand: il primo allestito dall’Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, mentre il secondo dall’Assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea.

Anche Slow Food Sicilia avrà un proprio spazio espositivo, dedicato al tema della biodiversità siciliana. Come un vero è proprio viaggio attraverso l’isola, Le “Pareti Narranti” dello spazio Slow Food introdurranno i visitatori ai concetti del buono, pulito, giusto e sano per tutti.

Voluto da Slow Food Sicilia per festeggiare i 30 anni dalla sottoscrizione del Manifesto fondativo dell’Associazione, lo stand all’interno di “Mediterraria – Percorsi del Gusto” è una sorta di omaggio al lavoro che in tutti questi anni è stato fatto in Sicilia da Slow Food a difesa della biodiversità e delle eccellenze enogastronomiche dell’isola.

Un vero “Terra Madre” siciliano. L’impatto visivo esalterà i tanti colori di questa biodiversità, rappresentati dai circa cinquanta presìdi, inframezzati da parole in dialetto siciliano che evocano il cibo. I tre giorni – attraverso 9 Laboratori del Gusto – saranno dedicati al racconto dei progetti realizzati e da realizzare da Comunità e Presidi presenti nella manifestazione. Gli stessi produttori o i responsabili delle Comunità parleranno quindi di Comunità dei Grani antichi Siciliani, di legumi e di formaggi, di frutta secca e di miele.

E ancora, del nuovo progetto delle Culture Resilienti nei borghi più belli d’Italia, della ripresa dell’antica e quasi perduta tradizione siciliana del riso, del progetto Isole Slow che oggi si arricchisce delle Isole Slow di montagna. E infine, del “Pane Slow Siciliano”. Insomma una grande festa sul cibo che vogliamo non manchi mai nelle tavole anche dei nostri figli, perché ancora una volta si possa parlare di cibo “Buono, Pulito, Giusto e Sano per tutti”.

All’ingresso dello stand ci sarà a campeggiare il motto con cui Slow Food si presenta al mondo con il suo programma dal Congresso di Chengdu in poi: “Loro sono giganti ma noi siamo moltitudine”

I convegni

Numerosi convegni in programma a proporre un largo ventaglio di temi che legano tra loro cibo, sostenibilità, turismo e impresa. Uno dei più importanti sarà certamente l’incontro moderato da Pietro Columba, professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Agroalimentari e Forestali dell’Università di Palermo, che mostrerà come il cibo sano, ovvero l’arma migliore per prendersi cura del proprio organismo, possa nascere solo all’interno di un territorio il cui ambiente sia integro. 

Altro incontro d’interesse trasversale sarà quello presentato da Rosario Gugliotta del comitato esecutivo regionale Slow Food Sicilia, dedicato ai prodotti di qualità come attrattori del turismo enogastronomico, così come non mancherà di stimolare le coscienze la tavola rotonda sullo spreco alimentare che prevede l’intervento di Fabio Cantarella, Assessore all’Ambiente, Ecologia e Sicurezza del Comune di Catania.

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