Biodì 2019 lancia i piatti dei Parchi, la biodiversità in tavola

Biodì 2019 - pizza in fiera 2

(di Redazione) Dedicata ai luoghi siciliani dove la biodiversità si esprime nella forma massima, la quinta edizione di Biodì si è chiusa domenica scorsa (12 maggio) all’Orto Botanico di Palermo, ma avrà una piccola appendice il 18 maggio.

Solo allora si saprà quale delle quindici proposte che hanno partecipato alla sfida culinaria intonata “il piatto del Parco” verrà decretata vincitrice.

Durante le tre giornate all’Orto Botanico di Palermo, infatti, è stato lanciato un contest tra i ristoratori che hanno inserito nei propri menù una portata a base di “Parchi ed eccellenze di Sicilia”.

La quinta edizione della Fiera della Biodiversità Alimentare con focus sui Parchi di Sicilia e le isole di Ustica e Pantelleria: “polmoni verdi” ed esempi concreti di biodiversità siciliana si è aperta con la presentazione della mostra dedicata all’Abies nebrodensis, ma successivamente si è incentrata sui “Cibi dei Parchi” con dibatti e approfondimenti tematici, laboratori sensoriali, show culinari e food contest tra chef, pizzaioli e pasticceri siciliani.

Tra le pietanze più apprezzate dai visitatori, il tonno con mousse di formaggio e cappero Igp di Salvatore Di Cristina (Scjabaca); il sandwich di pasta frolla salata con lenticchie di Ustica di Antonio Berardi (A’nica) e la millefoglie di sarde con tumma di Pantelleria e riduzione di mosto di uva zibibbo di Salvatore Bottaro (Zabib).

Non sono mancati gustosi piatti “di terra”, come lo spaghettone fritto, con farina di grano duro siciliano e farina di nocciole di Polizzi Generosa, melanzane arrosto e provola dolce di Calogero Branca (Osteria Ballarò), le tagliatelle al ragù di suino nero dei Nebrodi, fungo basilisco delle Madonie e spolverate di pecorino stagionato dei Sicani di Domenico Mangiapane (Ristorante Amari) e gli gnocchi di patata ripieni di caciotta affumicata delle Madonie, ragù di manzo tagliato al coltello e pesto di bieta di Paolo Romano (Pablo’s).

Ricca anche la proposta di “dolci” come il gelato 100 cento per cento Sicilia (senza coloranti, conservanti o aromi artificiali) di Salvatore Naselli e la cassatina siciliana aromatizzata al mandarino tardivo di Ciaculli con ricotta di capra girgentana e gocce di cioccolato Modicano del pastry chef Giovanni Catalano.

Coinvolgente la performance dello chef Daniele Iacona con la sua “Pistacchiosa” e “I love Pizza”: pizze con farina di grano siciliano condita con salumi dei Nebrodi di Testalonganero e provola delle Madonie di Sandra Invidiata.

L’ultimo giorno di Biodì, è stato interamente dedicato alla festa della mamma, con deliziosi assaggi a base del piatto simbolo della tradizione gastronomica italiana: la pizza. Gli alunni e docenti di Ted Formazione, scuola dei mestieri con sede a Monreale (Pa), hanno preparato pizze con grani antichi che raccontano i parchi siciliani. Tra le proposte gourmet presentate ai visitatori di Biodì la “pizza Madonia” con grani antichi di Sicilia, fonduta al piacentino ennese, salame “buffa” di Castelbuono, dressing al Nero d’Avola e miele di ape nera sicula.

Per chi avesse mancato l’appuntamento, qui di seguito i piatti dei Parchi e i ristoranti che li hanno proposti.

Osteria Ballarò: pasta fritta rivisitata con provola delle Madonie;
Pablo’s: gnocchi di patata ripieni di caciotta affumicata delle Madonie, ragù di manzo tagliato al coltello e pesto di bieta;
Mistral dal 1959: la pizza parmigiana “sbagliata” con “muddica cunzata” e capperi di Pantelleria;
Io.Bio: moffoletta del contadino con ricotta, provola dei Nebrodi e pomodoro secco;
Ristorante Amari: tagliatelle al ragù di suino nero dei Nebrodi, con sentore di fungo basilisco delle Madonie e spolverate di pecorino stagionato dei Sicani;
La Locanda di Cadì: pasta con erbe e fiori dei campi Madoniti
Sicilò: tempuritunnina – tonno rosso crudo e cotto con lenticchie di Ustica soffiate e insalata liquida;
A’nica: sandwich di pasta frolla salata con mousse di lenticchie di Ustica, sashimi di cernia e pic-pac di lumaca madonita;
Tannura: scrigni di pasta fresca di Russello farciti di maialino nero dei Nebrodi in guazzetto di fagioli Cosaruciari, pomodori confit e scorza di provola delle Madonie;
Zabib: millefoglie di sarde e crema di tumma di Pantelleria al pomodoro secco, capperi e riduzione di mosto di uva zibibbo;
Scjabaca: tuna tuna tuna, cappero Pantelleria e formaggio madonita
Verdechiaro: spaghetti di zucchine e daikon con pesto di mandorle, capperi, basilico, pomodorini secchi di Pachino, miele di Zafferana Etnea e granella di pistacchi di Bronte;
Villa Costanza: risotto con coppa di suino nero dei Nebrodi fiori di zucca di Ciaculli mandorle bio di Baucina (Pa) e acqua di prezzemolo;
Tutti a tavola: tiramisud – crema soffice al mascarpone con cuore liquido al caffè cioccolato, “terra” alle nocciole dei Nebrodi ed infuso al caffè e zammù.

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