Al Charleston cinque promesse della ristorazione siciliana

cinque talenti al Charleston

(di Redazione) Cinque chef, cinque giovani talenti della ristorazione gourmet siciliana in rappresentanza di cinque diverse province dell’Isola, insieme per una cena evento al Ristorante Charleston di Palermo.

Un appuntamento imperdibile in cui, se così si può dire, la “Nuovelle Vague” della cucina siciliana si ritrova insieme per una sera. “Giovani e Talenti. La Sicilia degli chef si racconta” è la serata che si svolgerà martedì 3 luglio al Charleston, lo storico ristorante (50 anni compiuti nel 2017) che si trova a Mondello, borgata marinara di Palermo.

I cinque giovani talenti che condivideranno le loro creazioni in un unico percorso sensoriale che sarà accompagnato da una selezione accurata di vini in abbinamento ad ogni singolo piatto, sono Santino Corso, Resident Chef del Charleston, affiancato da altri quattro talentuosi colleghi, giovanissime promesse della ristorazione siciliana: Nicola Bandi, chef “Osteria Il Moro” di Trapani, Davide Guidara, chef dell’Eolian Hotel Milazzo” di Milazzo (Messina), Vincenzo Santalucia, chef de “La Scala” di Agrigento e Peppe Torrisi, chef del “Talè Restaurant & Suite” di Piedimonte Etneo (Catania).

Cosa prevede il menù? Prima degli antipasti l’amuse bouche che consiste in “Pane cunzato” (Nicola Bandi) e “La caponata”(Santino Corso). Seguono gli antipasti: “Pane, pomodoro e alici” (Davide Guidara) e “Sformatino di sarde su crema di Parmigiano e gocce di Cerasuolo di Vittoria” (Nicola Bandi). Due i primi: “Pasta alla norma croccante con nuvola di Parmigiano” (Vincenzo Santa Lucia) e “Ricchi e Poveri” (Giuseppe, per gli amici Peppe, Torrisi). Di Santino Corso il secondo “Pancia e Polpo” che prosegue nelle sue proposte con il predessert “Malvasia…” e conclude con il dessert “La Mandorla di Noto in tre consistenze”.

L’evento è riservato ad un numero ristretto di partecipanti, è pertanto necessaria la prenotazione chiamando il numero 091.450171 o scrivendo a info@ristorantecharleston.com.

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