Gerbino, per Klaus e Gunther Di Giovanna, l’olio è un affare di famiglia

«L’olio extravergine di oliva, così come il vino, per noi è un affare di famiglia». Non poteva essere piú chiaro Klaus Di Giovanna parlando dell’olio a etichetta Gerbino (è il nome della contrada in cui si produce) e dei 14 ettari di oliveto che si trovano nel territorio di Contessa Entellina, a una quota variabile tra i 400 e i 450 metri.

Per coloro che si autodefiniscono con orgoglio “custodi del territorio” anche nell’oliveto e nel frantoio nulla è lasciato al caso. Esattamente come accade nelle vigne, le 3.700 piante – per metà Biancolilla e l’altra metà Nocellara del Belìce – vengono curate nel rispetto di un rigoroso protocollo (è tutto in bio da 25 anni) da una squadra di collaboratori specializzati e appassionati. Le olive, raccolte a mano tra ottobre e novembre, vengono trasportate in piccole casse e molite a temperatura ambiente (solitamente molto al di sotto dei 25°C) lo stesso giorno di raccolta. L’olio, lasciato decantare in serbatoi di acciaio sotto azoto, viene imbottigliato non filtrato. Quello della campagna 2022 presenta amaro e piccante in equilibrio e con uno spiccato e piacevolissimo sentore di pomodoro.

«Quasi tutto il nostro olio extra vergine di oliva Gerbino viene esportato e venduto in quattro diversi formati (250 ml, 500 ml, 750 ml e bag-in-box da 3 litri) a una clientela attenta, esperta e fedele che si trova prevalentemente in Germania, Olanda, Belgio e negli Usa». L’export è pari all’85% dell’intera produzione. Ogni anno una piccola parte della produzione rimane in azienda e trova posto nella cantina frequentata dagli enoturisti. «La richiesta del nostro olio all’estero è alta, e in costante aumento – afferma orgoglioso Gunther Di Giovanna – ma ne riserviamo una parte agli appassionati che ci vengono a trovare in cantina».

Gunther Di Giovanna

Presente sul mercato internazionale dai primi anni ’90, la famiglia Di Giovanna, che a seconda dell’annata produce da venti a trentamila bottiglie, ha ormai chiara la geografia dei consumi. «Si tratta di un mercato diverso da quello del vino», chiarisce Gunther Di Giovanna. Quindi approfondisce: «Il nostro primo mercato per l’olio, è la Germania, che da sempre occupa il primo posto. I tedeschi amano l’olio siciliano e tra questi anche il nostro. Il consumo di olio pro capite in Germania non è paragonabile a quello degli italiani, ma presenta un trend in costante crescita. Il nostro secondo mercato di riferimento è l’Olanda, segue il Belgio e quindi gli Stati Uniti d’America. La conferma di operare le giuste scelte produttive arriva dalla fidelizzazione della nostra clientela: abbiamo clienti che comprano solo ed esclusivamente il nostro olio Gerbino da trent’anni».

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