Pasta con pesce spada e melanzane, un classico della cucina siciliana

“Ci pigghiaru ‘a fimminedda,/ drittu drittu ‘ntra lu cori/ e chiancìa di duluri (aya, aya, aya, ya!). E la varca la tirava/ e lu sangu ni currìa/ e lu masculu chiancìa (aya, aya, aya, ya!). 

Così negli anni ’50 Domenico Modugno raccontava, anzi cantava, ciò che avveniva durante la pesca del pesce spada, quando un’esemplare veniva catturato, il compagno (ma anche la compagna) lottava con il pescatore per liberarlo, finendo anche lui catturato.

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Le prime notizie della pesca del pesce spada risalgono al II secolo a.C. e vengono riportate dallo storico Polibio, il quale si meravigliava dell’uso di un solo arpione da parte dei pescatori di ambo le sponde dello Stretto di Messina. Successivamente, iniziarono ad essere utilizzate anche piccole e agilissime barche, le feluche, che oltre ad avere un albero alto dove si posizionava l’avvistatore, erano dotate a prua di una lunghissima passerella sporgente dove ‘u lanzaturi era pronto a catturare con l’arpione il pesce spada.

La pesca del pesce spada avviene in un periodo compreso tra maggio e ottobre. La sua carne, tendenzialmente magra, si presta a qualsiasi tipo di preparazione. Ricco di vitamina A, B6 e B12, il pesce speda può essere consumato in diete ipocaloriche, per il diabete e per l’ipertensione.

Oggi abbiamo scelto una ricetta in cui avviene l’unione di pesce spada e melanzane gli ortaggio che vennero diffusi in Occidente dagli Arabi. Una nuova diffusione avvenne nel XV secolo a seguito della scoperta del Nuovo Mondo. Anche se sono presenti tutto l’anno, poiché la maggior parte viene coltivata nelle serre, il periodo ottimale per la coltivazione della melanzana è quello tra la primavera e l’estate. Ricche di sali minerali, antiossidanti, vitamine, fibre e acqua, le melanzane tendono a mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue. Sono di per sè poco caloriche, ma purtroppo durante la cottura le calorie aumentano. In Sicilia, i modi di prepararle sono molteplici: fritte, arrosto, a quaglie, ad insalata, insieme alla pasta e sott’olio.

Dall’unione di pesce spada e melanzane e qualche foglia di mentuccia nasce un classico della cucina siciliana, conosciuto da molti e  sempre apprezzato.

Caserecce pesce spada e melanzane

Ingredienti

  • 500 gr di caserecce
  • 300 gr di pesce spada a fette spesse non oltre 2 cm
  • 100 gr di pomodorino
  • 1 melanzana media
  • 10 foglie di menta
  • 2 spicchi d’aglio
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • ½ bicchiere di vino bianco
  • olio extravergine d’oliva
  • sale e pepe q.b. 

Tagliate la melanzana a dadini e lasciatela spurgare con il sale. Friggetela in abbondante olio caldo e quando l’avrete tolta dal fuoco, unitela alla menta a pezzetti e mescolate. Nel frattempo tagliate a metà i pomodorini e a quadretti il pesce spada. In un tegame soffriggete insieme all’olio i due spicchi d’aglio, poi unite i pomodorini e il prezzemolo. Aggiungete il pesce spada, versate il vino e fate evaporare, poi salate e pepate. Se preferite un gusto più forte, aggiungete al condimento altre foglie di menta. Cuocete in abbondante acqua salata le caserecce. Scolate la pasta al dente e unitela al condimento ancora sul fuoco. Togliete le caserecce dal fuoco e unite le melanzane. Infine servite.

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